Racconti

CHOPIN (IL PIANISTA E LA BALLERINA)

Tratto dall’antologia #iostoacasa – racconti dal marzo 2020 (Pendragon)

La prima volta capitò di notte. Era una di quelle notti che sì, hanno ancora il sapore dell’inverno, ma il cui retrogusto sa già di primavera.

Non riuscivo a prendere sonno. Affacciata al balcone, osservavo i mandorli che erano fioriti a dispetto della quarantena, quando una luce si accese nel palazzo di fronte.

Ne fui sorpresa. Non mi ero mai accorta che l’appartamento al secondo piano fosse abitato.


PETALI DI ROSA

Una lama di luce filtrava attraverso la porta socchiusa. Fu Ettore a entrare per primo, senza lasciarmi la mano.

Trattenni il respiro. Tutto era come l’avevamo lasciato. Le tende tirate, il letto rifatto, il tavolino con il servizio da tè e quel vecchio tappeto – che io detestavo, ma a lui piaceva tanto – al centro della stanza.


Premio Giallo Indipendente 2019

ODORE DI MANDORLE AMARE

Tratto dall’antologia Premio Giallo Indipendente 2019 (WLM Edizioni)

L’ispettore Marco Mancini non metteva piede su un traghetto dal 1986, anno dell’ultima
vacanza a Ischia con la madre.
Non è che ce l’avesse con le navi in particolare, per carità. Forse per gli aerei nutriva anche meno simpatia.

L’idea di viaggiare in un luogo chiuso, a chilometri di distanza dalla terraferma, gli era semplicemente insopportabile, a causa degli attacchi d’ansia di cui soffriva. Questo
nonostante le statistiche sostenessero che l’automobile è sessanta volte più pericolosa dell’aereo.

E nonostante, nel mese di agosto, l’Italia avesse assistito impotente all’esplosione di un’autocisterna a Bologna e al crollo del ponte Morandi di Genova.


MANI IN ALTO

La pistola del maresciallo Casadei non sparava dal 2003. Da quella volta, cioè, in cui perse una scommessa con suo genero.

Oggi però non aveva potuto evitarlo. Aveva tolto la sicura e premuto il grilletto contro il malcapitato, senza la minima esitazione.


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GHEMEL

La prima cosa che Tommaso Agresti notò al rientro dalle ferie fu una busta gialla, appoggiata proprio al centro della sua scrivania.

Sembrava una comune busta imbottita, di quelle usate per le spedizioni. L’anziano editore se la rigirò tra le mani, più confuso che persuaso.

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